Gli alti flussi sono un sistema di supporto respiratorio non invasivo che somministra una miscela di gas (aria e ossigeno) umidificata e riscaldata attraverso speciali cannule nasali. È considerata una terapia “intermedia” tra:
- L’ossigenoterapia tradizionale a cannule nasali (fino a 6 L/min)
- La ventilazione non invasiva (NIV/CPAP)
Differenze principali con le cannule nasali normali
Flusso e concentrazione di ossigeno
- HFNC: fino a 60 L/min, con possibilità di erogare ossigeno al 100% (anche se si raccomanda sempre ossigeno miscelato con aria, in genere si usa fino al 60% di FiO2)
- Cannule normali: 6 L/min, con aumento della concentrazione di ossigeno del 4% circa (approssimativamente) per ogni litro di flusso
Le cannule per HFNC hanno fori più grandi e design specifico per supportare flussi elevati cercando di arrecare il minor disagio possibile.
Gli HFNC:
- Forniscono un flusso superiore al picco inspiratorio del paziente
- Evitano la diluizione dell’ossigeno con l’aria ambiente
- La concentrazione di ossigeno che arriva ai polmoni è molto simile a quella impostata quindi il calcolo della FiO2 somministrata è abbastanza preciso (molto utile nell’analizzare un EGA di un paziente)
- Creano un effetto PEEP (2-4 cmH₂O), soprattutto se il paziente riesce a respirare dal naso a bocca chiusa, che migliora la capacità funzionale residua
- Fanno un “lavaggio” (washout) delle vie aeree superiori, riducendo la CO₂
- Riducono il lavoro respiratorio e aumentano la tolleranza all’esercizio
Le cannule normali:
- Correggono efficacemente l’ipossiemia solo per bassi fabbisogni
- La miscela somministrata si mescola con l’aria ambiente, il calcolo della FiO2 erogata pertanto non è preciso
- Non crea nessun effetto di “supporto ventilatorio” aggiuntivo
Condizioni del gas
- HFNC: gas umidificato e riscaldato (32-36°C) per prevenire danni alla mucosa delle vie aeree e favorire la clearance mucociliare
- Cannule normali: gas secco e non riscaldato; l’umidificazione è raccomandata solo per terapie continue ≥ 4 L/min, ma non è necessaria in setting riabilitativi
Quando si usano le cannule normali vs HFNC
Cannule nasali normali – Indicazioni:
- Dispositivo di scelta quando servono solo bassi flussi per correggere l’ipossiemia
- Più comune e più facile da gestire
- Ossigenoterapia domiciliare a lungo termine
- Setting riabilitativi
- Supplementazione semplice di ossigeno
HFNC – Indicazioni specifiche:
Sono utilizzate principalmente in ambito acuto per:
- Insufficienza respiratoria acuta
- Distress respiratorio (bronchiolite, polmonite, asma)
- Supporto post-estubazione
- Scompenso cardiaco
- Pazienti che necessitano di evitare la ventilazione invasiva
Perché non si usano sempre gli HFNC?
1. Complessità tecnologica
- HFNC: richiedono apparecchiature specializzate con sistemi di umidificazione e riscaldamento attiva
- Cannule normali: semplici, collegabili direttamente a concentratori o bombole
2. Setting clinico
- HFNC: necessitano di ambiente ospedaliero controllato con monitoraggio e valutazioni cliniche frequenti, nonché un personale formato
- Cannule normali: utilizzabili ovunque, anche a domicilio
3. Costi e risorse
- HFNC: costi elevati per apparecchiature, circuiti specializzati e personale qualificato
- Cannule normali: costi contenuti, facilmente disponibili
4. Limitazioni attuali della tecnologia
- Richiedono fonte di gas fissa (alcuni si possono collegare a bombole di O2 ma non è molto comodo a fini riabilitativi)
- Esistono dei sistemi portatili che vengono prescritti progressivamente più spesso ma sono ancora in fase di sviluppo e non ampiamente disponibili. La tecnologia HFNC sta comunque evolvendo dall’uso esclusivamente ospedaliero verso applicazioni croniche domiciliari, aprendo nuove possibilità terapeutiche per pazienti con insufficienza respiratoria cronica che prima avevano solo l’opzione della NIV o dell’ossigenoterapia standard.
5. Indicazioni cliniche
- HFNC: riservati a pazienti con insufficienza respiratoria significativa
- Cannule normali: sufficienti per la maggior parte dei casi di ossigenoterapia
Conclusione
Le cannule nasali normali rimangono il dispositivo di scelta per l’ossigenoterapia di routine e domiciliare, essendo semplici, a basso costo efficaci e adatte per correggere l’ipossiemia nella maggior parte dei casi. Bisogna inoltre ricordare che l’ossigeno è un farmaco a tutti gli effetti e come tutti i farmaci non va sovradosato: bisogna usare la più bassa concentrazione e il più basso flusso possibili per ottenere un livello di ossigeno nel sangue accettabile per un determinato tipo di paziente. Un sovradosaggio di ossigeno, come il sovradosaggio di qualsiasi farmaco, può portare effetti collaterali.
Gli HFNC rappresentano una tecnologia avanzata riservata all’insufficienza respiratoria acuta in ambiente ospedaliero, dove la loro capacità di fornire supporto ventilatorio aggiuntivo oltre alla semplice supplementazione di ossigeno giustifica la maggiore complessità tecnologica e i costi elevati.
N.B. sia gli HFNC sia l’ossigenoterapia convenzionale si possono somministrare mediante opportuni adattatori a pazienti portatori di cannule tracheali.
Fonti
- Mangus MW. Review of respiratory care practice. In: Frownfelter D, Dean E, editors. Cardiovascular and pulmonary physical therapy: Evidence to practice. 6ª ed. St. Louis: Elsevier; 2023. p. 712-713, 718-719.
- https://campus.meyer.it/wp-content/uploads/2023/02/19.newsletter_simyoung_altiflussi.pdf
- https://www.nurse24.it/infermiere/presidio/ossigenoterapia-dispositivi-somministrazione.html
- https://www.aiponet.it/editoria/lung-update/terapia-intensiva-respiratoria/3311-commento-alle-linee-guida-sull-ossigenoterapia-ad-alti-flussi-riscaldati-ed-umidificati-hfnc-della-danish-respiratory-society.html